Ultima modifica: 13 febbraio 2015
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Lo spazio ed il tempo “raccontati” da Michelangelo

Lavoro tridimensionale ispirato ad Tondo Doni di MIchelangelo

Le classi seconde hanno studiato il celeberrimo dipinto di Michelangelo dal titolo “Tondo Doni” per il quale vi rimando a questa pagina di wikipedia.

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Quello che particolarmente ci ha interessato è il significato profondo di quest’opera: il lungo percorso dell’umanità verso il raggiungimento della fede, dal paganesimo al cristianesimo, dal vecchio al nuovo testamento. Tutto è rappresentato dal sovrapporsi di livelli (layer come li definirebbe un moderno graphic designer). Il più antico addirittura sembrerebbe rappresentare l’albero dell’Eden; su di esso scorgiamo dei giovani che sembrano tratti da un sarcofago romano: rappresentano il paganesimo; più avanti, in basso a destra notiamo san Giovannino: colui il quale predisse l’avvento del Messia; tra lui e la Sacra famiglia vediamo un “Muretto”, una linea di demarcazione tra due momenti della storia della nostra civiltà: il prima ed il dopo la nascita di Cristo.

La Sacra famiglia poi è ritratta in una composizione assolutamente inconsueta; non è infatti come ce l’aspetteremmo (con i personaggi accostati uno all’altro); essi sono uno davanti all’altro: Giuseppe, sul fondo, sembra passare il piccolo Gesù a Maria che si trova in primo piano (anzi in primissimo piano è il ginocchio di Maria che sembra addirittura uscire fuori dal quadro). Ad aumentare questo senso di tridimensionalità è la decorazione della cornice originale con cinque testine che si protendono al di fuori del piano decorato; gli studiosi pensano che siano ritratti dei profeti… a me piace pensare che si tratti di Gesù, in alto e dei quattro evangelisti e questo sarebbe in linea con il libro posato sulle ginocchia della Vergine (il Vangelo?) ed il riferimento al Nuovo Testamento.

Detto ciò, è stato gioco forza realizzare una riproduzione tridimensionale del quadro utilizzando addirittura sette livelli sovrapposti. Sebbene le immagini non rendano giustizia alla impressione di profondità che si percepisce osservandolo dal vero, vi propongo una galleria del processo esecutivo ed il risultato finale.

Il lavoro è stato realizzato dalle alunne della 2A: Antonella e Liliana Rotondo, Emanuela Pipino e Ada Muscio.

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