Ultima modifica: 20 dicembre 2015
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Lezione di legalità a bordo della San Giorgio di Brindisi

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Nelle scorse settimane, gli alunni delle classi terze della Scuola Secondaria di I grado “F. Milizia”, hanno avuto l’opportunità di effettuare la visita guidata presso la sala storica del Castello Svevo di Brindisi e di salire a bordo della nave San Giorgio, una delle tre navi da assalto anfibio della Marina Militare Italiana.
Nella prima parte della mattinata, gli studenti, visitando la sala storica del Castello Svevo, sede storica della Marina Militare a Brindisi e attuale sede del Comando Brigata Marina San Marco, hanno ripercorso alcuni momenti cruciali della storia della città attraverso i cimeli, i documenti esposti e le pagine gloriose scritte dai Fucilieri di Marina Italiani in oltre cento anni.
Ma il momento più emozionante e coinvolgente è stato certamente quando i ragazzi sono saliti a bordo dell’Unità Navale ed hanno potuto osservarne da vicino gli ambienti e le strumentazioni e le apparecchiature istallate.
L’Unità San Giorgio è in grado di eseguire lo sbarco di truppe, di fornire assistenza logistico-sanitaria (adatta in impieghi che prevedono l’evacuazione della popolazione in caso di calamità naturali o altre situazioni di emergenza), di trasporto di personale, mezzi e materiali e di sbarco, sia in porti attrezzati che in zone sprovviste di porti non idonei all’ormeggio.
Sino ad oggi è stata impiegata in molteplici attività operative che ne hanno sempre confermato l’elevata flessibilità, quale piattaforma multiruolo e sensibile strumento al servizio, non solo della politica estera e di sicurezza nazionale, ma anche di tutta la collettività, rendendo l’Unità un eccellente strumento “dual use”.
Un ringraziamento particolare va al 1° maresciallo Antonio Romano che ha curato le pratiche per l’autorizzazione della visita ed alla Brigata San Marco che, offrendo ai nostri ragazzi questa opportunità, ha permesso loro di comprendere come la Marina Militare sia posta a presidio della legalità e della sicurezza dei cittadini.

prof.ssa Vincenza Sternativo

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